NanukStory |
Nanuk a tavola |
Nanuk. In giapponese Kuma.
Ho sempre avuto la passione per i cani di razza HUSKY SIBERIANO e uno di questi mi ha accompagnato per molti anni della mia vita a Bologna. Si chiamava NANUK ed era una bellissima e affettuosissima femmina di Husky Siberiano. Vivevamo in simbiosi, nel nostro appartamento. In Italia, al contrario del Giappone, l’usanza è di entrare in casa con le scarpe, quindi anche gli animali possono entrare in casa e dormire sotto lo stesso tetto dei loro padroni. La mia casa ha un piccolo giardino e Nanuk adorava uscire per riscaldarsi al sole e poi tornare volentieri in salotto. Era così attenta e intelligente che quando suonavo si fermava ad ascoltare la mia musica facendomi compagnia ma se stonavo, correva subito in un’altra stanza. Nanuk per noi era come una figlia e ci seguiva anche durante i nostri viaggi all’estero con il suo passaporto personale!
Naturalmente la sua passione era trainare la slitta sulla neve, così ogni anno la portavo in montagna sulle Dolomiti – nel nord Italia – dove insieme ad altri amici Husky si divertiva a trainare la slitta dove io ero passeggera. Spesso, per evitare che si girasse di continuo a controllare se c’ero, rallentando così la corsa degli altri cani, dovevo scendere dalla slitta e precederla nella corsa per farle vedere che ero con lei! Un giorno, partendo con la slitta dalle Dolomiti, siamo arrivate fino in Austria! Nanuk veniva sempre con noi, non solo in vacanza ma anche durante le mie trasferte di lavoro, quando andavo ad esibirmi in altre città o altri paesi. Nanuk ci ha lasciati lo scorso anno, a dicembre. Aveva da poco compiuto 16 anni. Quel giorno scendeva tanta neve. Sembrava un regalo per lei.
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